Ufficio del processo, la Ministra della giustizia Marta Cartabia in Corte d’Appello di Firenze

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Terza tappa del viaggio della Ministra della giustizia, Marta Cartabia, nelle Corti d’Appello d’Italia, per illustrare le novità dell’Ufficio del processo: dopo Milano e Catania interviene a Firenze durante la Tavola rotonda “Ufficio per il processo: come farlo funzionare?”. Alla presenza di numerose istituzioni locali, in una giornata significativa per l’Italia in cui ricorre l’anniversario della strage di Via d’Amelio, il primo pensiero della ministra è rivolto proprio a Paolo Borsellino, fulgido esempio  di una giustizia “funzionante”.

“Una giustizia che funziona è, prima di ogni altra cosa, presidio contro la legge del più forte e contro le infiltrazioni della criminalità organizzata, che sono subdole e velenose, che impoveriscono tutto il tessuto sociale. C’è un nesso strettissimo tra una giustizia efficace e la prosperità sociale – ha specificato la Ministra – “Non è un caso che il piano di resilienza europeo (PNRR) chieda imperiosamente alla giustizia italiana di intervenire con una riforma ambiziosa e audace su efficienza, qualità e celerità. Questo è l’obiettivo delle riforme a cui stiamo lavorando, con una grande mobilitazione di riforme sul piano organizzativo e sul piano della digitalizzazione”. Con queste parole la Ministra ha voluto sottolineare ancora una volta come riformerisorsedigitalizzazione e organizzazione siano parole chiave e direttrici di un lavoro che converge verso gli obiettivi posti dal PNRR.