I detenuti di Gorgona di nuovo in scena
con le “Metamorfosi” di Ovidio

I detenuti di Gorgona di nuovo in scena con le "Metamorfosi" di Ovidio
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Le “prigioni” non sono solo appannaggio dei detenuti: le vivono anche le persone libere, sotto forma di abitudini, dipendenze, pregiudizi. Il cambiamento è la spinta per uscirne, e questa è l’idea ispiratrice di “Metamorfosi”, lo spettacolo interpretato dai detenuti della casa di reclusione di Gorgona che andrà in scena sull’isola toscana il 12 settembre e il 2 e il 3 ottobre.

Ispirato all’omonima raccolta di miti greci di Ovidio, “Metamorfosi” è il secondo episodio della trilogia “Il teatro del mare”, per la regia di Gianfranco Pedullà. I detenuti-attori si rimettono in gioco, dopo che il primo episodio “Ulisse o colori della mente” ha vinto il premio Catarsi – teatri della diversità 2020 dell’Associazione nazionale critici di teatro.

Nel luglio scorso, la ministra Cartabia ha visitato il carcere in occasione del protocollo siglato dalla casa circondariale di Livorno con la scuola superiore Sant’Anna di Pisa: la sezione di Gorgona è un caso di studio interessante, proprio per la serie di iniziative virtuose che coinvolgono i detenuti. Esemplare è il progetto rieducativo della produzione vitivinicola, arrivata al decimo anno di attività e avviata da Lamberto Frescobaldi, proprietario del marchio di vini Marchesi Frescobaldi.

Per rendere immersiva l’esperienza di “Metamorfosi”, oltre che per ragioni di sicurezza, le autorità ritireranno i cellulari e i documenti agli spettatori in viaggio verso Gorgona. Lo spettacolo inizierà alle 11 del mattino e sarà “itinerante”, coinvolgendo diversi punti dell’isola. “Metamorfosi” fa parte del progetto Teatro in Carcere, patrocinato dalla Regione Toscana in collaborazione con la casa di reclusione di Gorgona.