Algeri, Cartabia: “Sulla cooperazione giudiziaria poggia la fiducia tra i Paesi”

firma protocollo italia algeria
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Durante il IV Vertice intergovernativo di Algeri sono 16 tra protocolli e memorandum gli atti firmati dai ministri della delegazione, guidata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Un capitolo riguarda anche la Giustizia. La Ministra Marta Cartabia ha firmato un protocollo di cooperazione giudiziaria con il suo omologo, Abderrachid Tabi.

Il protocollo prevede scambi di: informazioni sui programmi di formazione del personale giudiziario; esperienze nel settore del reinserimento sociale dei detenuti e del loro impiego nei lavori di pubblica utilità; esperienze in materia di prevenzione della radicalizzazione in carcere e di tutela dei diritto e delle libertà fondamentali; modernizzazione dei sistemi giudiziari e sulla trattazione dei dati statistici.

Prima della firma, in un bilaterale i due ministri della Giustizia di Italia e Algeria hanno affrontato anche i punti del protocollo. All’interno del palazzo presidenziale El Mouradia, i due Guardasigilli hanno parlato del rafforzamento della “cooperazione giudiziaria” sul contrasto alla radicalizzazione e al proselitismo del terrorismo islamico in carcere, attraverso la formazione del personale penitenziario; il reinserimento sociale dei detenuti (oltre 400 gli algerini attualmente presenti negli istituti penitenziari italiani); la formazione di magistrati algerini sul tema della lotta alla corruzione e del contrasto al crimine organizzato.

Nelle conversazioni con il primo ministro algerino e con il suo omologo, la Ministra Cartabia ha sottolineato come la “cooperazione giudiziaria rappresenti sempre un’ infrastruttura portante per il corretto funzionamento dei rapporti fra i Paesi: è un elemento su cui poggia – ha ribadito la Ministra – la fiducia reciproca”.

I due Ministri si sono poi soffermati sull’opportunità di un aggiornamento del trattato già esistente tra i due Paesi sulla mutua  assistenza in materia penale. Con riguardo specifico alla convenzione sulla estradizione, la Ministra Cartabia ha sottolineato la necessità del rispetto dei vincoli della Costituzione italiana. Da ultimo, i ministri hanno prospettato l’avvio di negoziati in vista di un trattato sul trasferimento delle persone condannate.