La delegazione DAP in Messico incontra il Poder Judicial

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Città del Messico. La riparazione del danno provocato alla vittima del reato, il problema della recidiva e la possibilità di svolgere il lavoro di pubblica utilità all’esterno del carcere senza dover indossare dispositivi elettronici di controllo. Sono questi i tre punti che la Subsecretaria de Sistema Penitenziario di Città del Messico ha illustrato oggi ai rappresentanti del Poder Judicial, la Corte Suprema di Giustizia, sottolineando la necessità di rivedere le norme che li regolamentano allo scopo di ampliare la platea dei detenuti aspiranti ad accedere al programma.
All’incontro è intervenuto anche il responsabile dell’Ufficio Centrale per il lavoro dei detenuti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Vincenzo Lo Cascio, che ha illustrato ai tre magistrati del Poder Judicial il modello italiano di lavoro di pubblica utilità.

I rappresentanti dei sistemi penitenziari di Italia e Città del Messico e i referenti UNODC Messico hanno sottolineato ai tre giudici la necessità di aggiornare le normative che sottendono al funzionamento del programma di reinserimento sociale dei detenuti basato sullo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Tali modifiche consentirebbero di allentare i rigidi criteri di valutazione dei magistrati sulle istanze di accesso al programma avanzate dai detenuti e di arrivare a quel 5% di popolazione reclusa negli istituti di Città del Messico che è l’obiettivo dichiarato dalle autorità penitenziarie dello Stato.

I tre magistrati presenti all’incontro hanno manifestato la disponibilità del Poder Judicial di studiare le istanze avanzate dalla Subsecretaria del sistema penitenziario e di valutare possibili interventi nella direzione indicata.

Al termine della riunione, il responsabile del Sistema Penitenciario di Città del Messico, Hazael Ruiz Ortega, ha brevemente illustrato lo stato di avanzamento del programma “De vuelta a la Comunidad”.

Successivamente la delegazione ITA-MEX-UNODC si è recata al Centro de ejecución de sanciones Oriente per una visita all’istituto. Qui sono ristretti 143 detenuti, autori di delitti minori e condannati a pene fra 1 e 2 anni. Nell’istituto sono presenti due industrie: una, privata, per la fabbricazione di circa 10mila forchette e cucchiai di plastica al mese, coinvolge un certo numero di detenuti che vengono salariati con 110 pesos al giorno; l’altra si occupa della produzione e lavorazione del cibo per la popolazione reclusa e coinvolge 9 ristretti.

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