Lavoro di pubblica utilità: nasce “Mi riscatto per Siena”

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Incrementare le opportunità di lavoro e formazione lavorativa di detenuti e internati, stimolare l’avvio di progetti che coinvolgano la popolazione ristretta nella corretta gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata all’interno delle carceri, favorire le attività di protezione civile, compreso il piano neve, e promuovere criteri omogenei di applicazione della tassa sui rifiuti agli istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale. Sono queste le finalità del protocollo d’intesa “Mi riscatto per Siena”, firmato oggi nel Municipio della città toscana dal Sindaco Luigi De Mossi, dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini e dal magistrato di sorveglianza di Siena Maria Pia Savino.

L’accordo prevede la promozione e l’attuazione di un programma sperimentale per lo svolgimento di attività lavorative a favore della collettività, svolte gratuitamente da detenuti selezionati per caratteristiche personali e culturali, nonché per tipologia di reato commesso, e appositamente formati allo svolgimento di tali attività. Queste si svolgeranno fuori dalle mura del carcere e riguarderanno la protezione ambientale e il recupero del decoro di spazi pubblici ed aree verdi della città, nonché gli interventi connessi alla raccolta dei rifiuti e alla protezione civile. Inoltre saranno promossi modelli locali di gestione dei rifiuti nelle comunità penitenziarie territoriali ispirati al principio della cosiddetta “gerarchia dei rifiuti”, prevista da una apposita direttiva del Parlamento Europeo del 2008.

Il monitoraggio dell’andamento dell’operatività del protocollo sarà cura di una Unità paritetica di gestione costituita da Comune di Siena e DAP, che si occuperà di fornire anche supporto e linee guida per l’attuazione delle attività previste dall’intesa.

L’intesa, che avrà la durata di tre anni e potrà essere tacitamente rinnovata, nasce come ennesima applicazione del modello di lavoro di pubblica utilità “Mi riscatto per…”, varato per la prima volta a Roma nell’agosto dello scorso anno e che presto sarà esportato in Messico sotto l’egida delle Nazioni Unite.

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