Ponte Morandi, a tre anni dal crollo L’intervento della Guardasigilli

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“Non c’è mai stato alcun rischio per il processo sul ponte Morandi. I familiari delle 43 vittime, Genova e tutta l’Italia hanno bisogno di una parola di giustizia sul crollo del ponte. E noi abbiamo il dovere di garantirla”, così la guardasigilli Marta Cartabia intervenendo, quale rappresentante del Governo, insieme al ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, alla commemorazione per i tre anni del crollo del ponte e per ricordare le 43 vittime che il 14 agosto 2018 persero la vita. Presenti, tra le autorità, anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e il sindaco di Genova, Marco Bucci.

La celebrazione della messa, officiata dall’arcivescovo Marco Tasca nella parrocchia di San Bartolomeo della Certosa, ha aperto le cerimonie del terzo anniversario. A seguire, l’appuntamento per l’avvio – con la demolizione simbolica di una piccola costruzione – dei lavori destinati alla realizzazione del futuro “Memoriale 14.08.2018” e la commemorazione delle vittime del ponte Morandi presso la Radura della Memoria, dove i ministri Cartabia e Giovannini hanno deposto la corona d’alloro del Governo e dove è stato osservato un minuto di silenzio alle ore 11.36, momento del crollo del viadotto, alla vigilia di Ferragosto di tre anni fa.

“Sono qui da madre”, ha detto la Guardasigilli, visibilmente commossa durante il suo intervento. “Ritornare ora a Genova da Ministra della Giustizia al cospetto delle vittime – ha aggiunto – significa rinnovare l’impegno a garantire ogni supporto perché il loro bisogno di giustizia, il nostro bisogno di giustizia, trovi piena e tempestiva risposta e la trovi in tempi brevi”. “La tragedia di Genova – ha poi concluso – sia un monito per non dimenticarci che dietro ogni regola di sicurezza c’è una persona, c’è la vita di una persona che merita il più assoluto rispetto”.

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