“Rafforzamento Cassazione primo passo per rilancio Giustizia”

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“Con orgoglio e soddisfazione oggi compiamo un primo significativo passo del progetto ancor più ambizioso per rilanciare l’efficienza del servizio giustizia e permettere al sistema di recuperare credibilità agli occhi dei cittadini. Diamo un’attenzione particolare alla Corte di Cassazione nella consapevolezza che si tratta di un investimento che contribuisce a dare una maggiore certezza del diritto su tutta la giurisdizione nazionale e a fronte di un carico di lavoro esorbitante”. Così il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, è intervenuto nel corso della seduta plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura che ha approvato all’unanimità il piano messo a punto dal ministero della Giustizia, per la rideterminazione delle piante organiche della Cassazione e della procura generale. L’intervento prevede l’aumento complessivo di 70 giudici: 52 (di cui 4 presidenti di sezione) andranno a potenziare le sezioni giudicanti, mentre 18 (tra loro un nuovo avvocato generale) unità aggiuntive rafforzeranno la Procura generale della Cassazione. L’iniezione di nuove risorse per la Suprema Corte si colloca nell’ambito di un incremento complessivo di 600 unità dell’organico della magistratura previsto dalla legge di stabilità.

Il Guardasigilli ha sottolineato come per troppo tempo “siano stati trascurati gli investimenti a favore delle risorse e delle strutture che permettono al sistema giustizia di funzionare quotidianamente. Le riforme hanno, infatti, una base imprescindibile costituita dagli investimenti strutturali e sul personale. Sarà fondamentale riuscire ad avere piante organiche che superino il mero dato quantitativo statico, avendo una parte flessibile per andare incontro alle diverse esigenze dei vari territori, partendo dall’assunto che quella italiana è una delle migliori magistrature al mondo”.

Bonafede ha, inoltre, aggiunto che il piano assunzionale straordinario prevede il “reclutamento di 4300 unità di personale amministrativo, ma l’obiettivo nel biennio è giungere all’assunzione di 8000 unità”.

Rispetto al tema dell’edilizia giudiziaria, Bonafede ha chiarito che “si tratta di un elemento fondamentale su cui investire per recuperare credibilità a beneficio dell’intero sistema. Per un cittadino è incomprensibile che un tribunale, luogo in cui si celebra la giustizia, abbia problemi legati alla messa in sicurezza. In via di urgenza, stiamo cercando di concretizzare un piano per inviare nelle corti d’appello squadre di tecnici che possano supportare i vertici degli uffici giudiziari”.