Reinserimento detenuti e prevenzione recidiva: avanza scambio con il Messico

firma del memorandum a città del Messico
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Prosegue fruttuosamente e con soddisfazione il dialogo avviato ormai diversi mesi fa tra le autorità governative italiane e quelle messicane e promosso dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) in Messico, in tema di reinserimento dei detenuti e di prevenzione della recidiva criminale.

A seguito del reciproco scambio di visite fra i rappresentanti delle Amministrazioni penitenziarie dei due Paesi, è stato siglato il 2 agosto scorso nella capitale messicana il Memorandum d’intesa fra Nazioni Unite, Segreteria di Governo di Città del Messico e Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per l’implementazione nel sistema penitenziario dello Stato messicano del Progetto “Lavori di pubblica utilità” sulla base del modello italiano. Ora il Governo di Città del Messico ha annunciato per l’ultimo trimestre del 2019 il lancio di un programma di impiego di pubblica utilità per persone private della libertà, che sarà supervisionato e accompagnato dall’UNODC.

Tale programma sarà ispirato all’esperienza italiana e permetterà a detenuti con determinati profili di svolgere mansioni al di fuori delle carceri, in spazi sicuri e monitorati. Le persone che parteciperanno al programma saranno così coinvolte in attività socialmente utili come il recupero del verde pubblico e il mantenimento di strade, parchi e giardini.

L’UNODC in Messico, che promuove la cooperazione internazionale e lo scambio di esperienze tra organizzazioni italiane e messicane nella lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e altre aree sotto il suo mandato, intende intensificare la cooperazione tecnica transnazionale e l’apprendimento delle buone pratiche. In tal senso il suo rappresentante, Antonino De Leo, ha annunciato che “entro la fine dell’anno l’UNODC in Messico pubblicherà un libro per documentare l’esperienza italiana nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, le sue buone pratiche e le lezioni apprese”.

Questo testo, che l’Ufficio delle Nazioni Unite pubblicherà in collaborazione con l’Istituto nazionale di scienze criminali (INACIPE), illustrerà la legislazione antimafia e anticorruzione, i meccanismi preventivi, investigativi e operativi a tale riguardo, le buone pratiche di partecipazione della società civile e il settore privato, nonché l’indipendenza e l’autonomia della magistratura.