Tributaria, Cartabia: “Presto la riforma ma trend migliora in Cassazione”
5 Aprile 2022
La riforma arriverà a breve, come chiede il Pnrr. Ma nel frattempo, i numeri della giustizia tributaria in Cassazione – l’unica, in capo al Ministero di via Arenula – sono in miglioramento.
Diminuisce il disposition time, diminuisce il numero medio dei giorni necessari per i procedimenti nella Suprema Corte, in attesa della riforma complessiva che l’Italia si è impegnata con l’Europa ad attuare entro il 31 dicembre 2022. Traccia questo quadro, la Ministra della giustizia, Marta Cartabia, intervenuta oggi in Senato alla cerimonia per l’apertura dell’anno giudiziario tributario.
E se la riforma in questo ambito costituisce uno degli interventi principali che attende il Governo nei prossimi mesi, la Guardasigilli ha spiegato che: “Il carico sulla Cassazione sarà sempre importante, ma in attesa della riforma si possono registrare già alcuni miglioramenti derivanti prevalentemente da interventi organizzativi e dall’immissione di nuove risorse umane: nell’ultimo anno in Cassazione nell’intera sezione civile, compreso quindi il tributario, il disposition time, vale a dire la durata di definizione dei procedimenti, si è ridotto del 22% circa . E altrettanto, -22% si registra nella sezione tributaria, dove la durata effettiva dei processi è scesa da 1.550 giorni circa del 2019, a 1.229 a fine febbraio. Circa 300 giorni in meno, non è poco“.
“Le richieste di cittadini ed imprese coincidono con le richieste di cambiamento dell’Europa, che nella prospettiva di accompagnare l’Italia in una nuova fase, vincolano le prossime tranche del Piano di ripresa e resilienza anche alla riforma della giustizia tributaria a cui dedica un’apposita milestone, la M1C1-35, che richiede “riforme in primo e secondo grado, per ridurre pendenze in Cassazione”, con una scadenza: 31 dicembre 2022″ – ha spiegato la Ministra – specificando che il gruppo di lavoro interministeriale indicato per preparare le norme sta lavorando in più direzioni.
Per migliorare il complessivo funzionamento della Cassazione, infatti, occorre migliorare il funzionamento dell’intero giudizio tributario, a cominciare dal primo grado e appello. “Tengo a sottolineare l’introduzione – anche nel giudizio tributario, come già previsto nella riforma del processo civile – del ricorso pregiudiziale in Cassazione” – ha voluto aggiungere la Ministra – ” Si vuole così ottenere una corretta interpretazione della legge in una fase precoce del giudizio. Un’altra strada possibile potrebbe essere l’intervento del pubblico ministero nell’interesse della legge, per consentire al Procuratore generale presso la Corte di formulare al Primo Presidente la richiesta di rimettere alle Sezioni Unite una questione di particolare importanza, in ragione della novità o della rilevanza ai fini della definizione di una serie di controversie”.
Relativamente ai tempi della riforma tributaria, la ministra Cartabia ha aggiunto che potrebbe essere anticipata rispetto alla scadenza prevista dal Pnrr al 31 dicembre del 2022.
“Quella data è un termine ultimo che non può essere mancato ma fin da oggi possiamo dire che per quanto riguarda l’impegno del Governo è quello di anticipare i tempi per consentire un
adeguato esame in Parlamento tanto più necessario quanto più tocca un settore, quello del rapporto con l’erario che è al cuore della ragion d’essere della democrazia rappresentativa”.
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In allegato l’intervento della Ministra Cartabia