Una giornata nel segno di umanità e formazione

Sting nel carcere di Napoli Secondigliano
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Una giornata iniziata con un sole stupendo, che ha accompagnato un evento che ha dell’incredibile: la visita di Sting nel nostro istituto penitenziario.

I lavori sono iniziati di buon mattino, con l’arrivo dei tir e delle maestranze e il successivo allestimento dei set per le riprese. Tutti guidati da Trudy Styler, moglie del cantante. Sting li ha raggiunti più tardi, sorridente e subito disponibile. Ha stretto le mani di tutti, personale e detenuti presenti, e si è lasciato avvicinare con un’affabilità incredibile: “Vi ringrazio per la chitarra che avete realizzato con il legno delle barche di Lampedusa. Voglio onorare il vostro lavoro con queste note”. Così ha introdotto il suo live. Momenti sublimi di note che si sono diffuse nelle aree di tutto l’istituto.

Quando ha cantato “Fragile” molti sono stati i volti che si sono rigati di lacrime. Al termine ha pranzato con tutti noi alla mensa, mangiando gnocchi e verdure grigliate, condividendo tempo e spazio.

Sting alla mensa del carcere di Napoli Secondigliano con alcuni detenuti del corso alberghiero

Tutti i detenuti coinvolti hanno partecipato attivamente all’allestimento del set e sono poi rimasti ad assistere all’inusuale concerto. Le riprese hanno invece coinvolto alcuni detenuti della media sicurezza e lavoranti esterni.

Il fil rouge della giornata di oggi? Sicuramente l’umanità dei suoi attori.

Ci sono stati anche ringraziamenti alla Fondazione dello Spirito e delle Arti, con Arnoldo Mosca Mondadori, grazie alla quale si è avuta la sottoscrizione di un protocollo con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e, successivamente, con il nostro istituto che ha reso possibile la formazione di tre detenuti liutai appartenenti al circuito dell’alta sicurezza. Sono stati loro, sotto la guida dei loro maestri, a realizzare la chitarra donata a Sting.

Giornate come queste rendono visibile e tangibile l’importanza del carcere che rieduca e risocializza, del carcere che crea un ponte con l’esterno, un ponte di opportunità lavorative. Giornate come questa rendono concreta la mission dell’Amministrazione, la nostra mission, e il dettato costituzionale.

Giulia Russo, direttrice della Casa circondariale di Napoli Secondigliano