Ustica: confermata condanna Difesa e Trasporti al risarcimento

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La prima sezione civile della Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna dei Ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento di una parte dei familiari delle vittime della Strage di Ustica, rigettando  i ricorsi promossi contro la sentenza che nel 2016 aveva disposto il pagamento di oltre 12 milioni di euro. Secondo la Corte è infatti confermata la loro responsabilità per non aver garantito la sicurezza del volo.

L’incidente che 39 anni fa, il 27 giugno 1980, causò la morte delle 81 persone che viaggiavano a bordo del DC9 della compagnia Itavia, partito da Bologna, diretto a Palermo e precipitato nel Mar Tirreno, dopo essere scomparso dai radar senza che venisse segnalato alcun problema, secondo la Corte è da addebitarsi a un missile, come ritenuto dall’istruttoria condotta negli anni 90 dal giudice Rosario Priore. Il nuovo pronunciamento infatti, conformemente alle altre quattro sentenze civili emesse nel 2017, esclude l’ipotesi della bomba collocata a bordo e del cedimento strutturale.

Soddisfatto il legale dei familiari delle vittime, Daniele Ostano, che dichiara: “Questa sentenza si aggiunge alle numerose altre che, in sede civile, hanno già restituito giustizia ai parenti e verità dei fatti”.

La presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Sarti, appresa la notizia ha voluto ringraziare la magistratura per “una nuova sentenza che dà certezza sui fatti e risarcisce le vittime” e, proseguendo, ha espresso “tanta gratitudine per la dura battaglia di verità condotta dall’Associazione delle vittime e dalla sua presidente Daria Bonfietti”.