Cassa Ammende, stanziamento nuovo per sostenere vittime reato

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Prosegue il processo di rinnovamento di Cassa delle Ammende avviato nel 2018 dal presidente Gherardo Colombo (nella foto) e dal segretario generale Sonia Specchia, per l’innovazione dei servizi mirati al reinserimento dei detenuti e al rafforzamento della sicurezza sociale. Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione ha approvato un ulteriore finanziamento di 1,5 milioni di euro per la realizzazione di progetti dedicati anche a iniziative per il sostegno delle vittime di reato.

I fondi andranno a finanziare interventi di inclusione sociale presentati dalle Regioni e dalle Province autonome, come previsto dall’accordo stipulato nel luglio 2018 dalla Cassa con la Conferenza delle Regioni e Province Autonome in collaborazione con i dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia.

Le aree di intervento dei progetti in favore della popolazione detenuta dovranno riguardare la formazione professionale, l’inclusione sociale o l’inserimento lavorativo, gli interventi di assistenza e lo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reati, per la giustizia riparativa e la mediazione penale. Le proposte saranno valutate dalla Cabina di regia istituita un anno fa da un apposito protocollo d’intesa proprio per coordinare a livello nazionale la programmazione degli interventi, nonché per valutare i programmi e i progetti finanziati.

Nel 2019 la Cassa ha stanziato circa 10 milioni di euro (ai quali se ne sono aggiunti altri 7 messi a disposizione dalle Regioni) che hanno portato al finanziamento di 19 progetti presentati dalle Regioni in partenariato con i Provveditorati regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna (UEPE) e i Centri per la giustizia minorile (CGM).

Quest’anno, per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, è stato approvato un finanziamento di circa 5 milioni di euro con il quale sono stati sostenuti 18 progetti per il reperimento di alloggi, pubblici o privati, per l’accoglienza e l’assistenza dei detenuti che sono stati ammessi a misure non detentive. Ulteriori 2 milioni di euro sono stati inoltre stanziati per le iniziative del Programma opportunità di lavoro professionalizzanti, che ha interessato 400 detenuti e altri 3 milioni hanno finanziato il Programma di edilizia penitenziaria per nuovi spazi trattamentali che ha interessato 21 istituti.