Nel carcere dove i detenuti producono mascherine e tessuti pregiati

la delegazione del Dap e delle Nazioni Unite ha visitato la casa circondariale di Salerno
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Dopo aver partecipato ai lavori del convegno dedicato ai risultati del progetto “Mi riscatto per il futuro”, la delegazione del Dap e delle Nazioni Unite ha visitato la casa circondariale di Salerno. Una missione che ha visto la delegazione recarsi anche negli istituti di Santa Maria Capua Vetere e Sant’Angelo dei Lombardi.

A Salerno, sono 155 i detenuti impiegati in lavorazioni professionalizzanti. La prima tappa si è svolta nella sartoria artigianale attiva nella sezione femminile. Qui Martha Orozco – responsabile delle Nazioni Unite per il programma di cooperazione internazionale “De vuelta a la comunidad” fra Italia e Messico -, accompagnata dalla direttrice Rita Romano, ha avuto un lungo colloquio con le otto detenute impegnate nel progetto “Cucire per volare”. Si tratta di un’attività di sartoria creativa basata sul riciclo di tessuti preziosi, come le sete di San Leucio, e ricami di qualità eseguiti con ricercate tecniche artigianali.

la delegazione del Dap e delle Nazioni Unite ha visitato la casa circondariale di Salerno

Successivamente, il gruppo si è spostato nello stabilimento industriale allestito per la fabbricazione di mascherine, nell’ambito del progetto “#Ricuciamo”. Qui 24 detenuti, appositamente formati e impiegati, producono circa 33mila mascherine al giorno, in un ambiente rigorosamente controllato sotto il profilo della sicurezza sanitaria e costantemente sanificato. Da quando è stato avviato – nel settembre 2020 -, lo stabilimento di Salerno ha prodotto fin qui 8 milioni e 700 mila mascherine, di cui 7 milioni e mezzo già distribuite. Con la fine dello stato di emergenza, lo stabilimento inizierà presto la produzione di mascherine chirurgiche certificate per la vendita alle Asl.

L’ultima parte della visita si è svolta presso la cucina dell’istituto alberghiero dove 30 detenuti, sia uomini che donne, frequentano il corso di studio che li porterà a ottenere un diploma di scuola secondaria di secondo grado.