La Giustizia nel mandato Cartabia
Puntata 11. La digitalizzazione

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Ripercorriamo in 14 puntate le attività della Guardasigilli del governo Draghi: 600 giorni in via Arenula

È una delle grandi sfide della giustizia e una delle principali richieste del Pnrrpiù tecnologia anche in questo settore.

Raccogliendo la spinta imposta dalla pandemia e le sollecitazioni dell’Unione europea, il percorso di digitalizzazione ha avuto un’accelerazione in più direzioni durante il mandato della ministra Cartabia: investimenti e riforme per il processo penale e civile telematico, progetti di evoluzione delle infrastrutture e delle reti, smaterializzazione dei fascicoli, accesso diretto per gli uffici giudiziari all’anagrafe nazionale della popolazione residente, progetti per migliorare e semplificare l’accesso alla Giustizia con servizi online.

La Dgsia, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati, ha avviato le pratiche per arrivare alla digitalizzazione di più di 10 milioni di fascicoli giudiziari ibridi e cartacei, relativi agli anni 2016-2026, su un’ampia varietà di processi civili per ordine e grado: di merito, di primo e di secondo grado, dei Tribunali e delle Corti d’Appello e della Corte Suprema di Cassazione.

Più digitale, meno carta, con un’attenzione crescente anche all’ambiente.

Parte poi in via sperimentale in alcuni uffici giudiziari il progetto – sviluppato tra le proposte della Commissione Sud – per rendere più smart i tribunali. In particolare, sono stati avviati i primi servizi amministrativi che, con un clic, saranno a disposizione dei cittadini, come la richiesta dell’amministrazione di sostegno. Ma sono previsti anche sportelli virtuali, sistemi elettronici di orientamento, strumenti di chiamata elettronica delle cause e soluzioni per la notifica dello stato delle udienze, sistemi di udienza virtuale, gli smart building.

Più tecnologia, per più informazioni per la collettività. Sono in fase di completamento le attività per il processo civile telematico in Cassazione, e l’imminente avvio delle sperimentazioni del Pct per i Giudici di Pace ed il processo penale telematico di primo grado, programmati tra gli obiettivi PNRR. “La digitalizzazione, andare speditamente verso il processo penale telematico è una delle priorità assolute e anche una delle esigenze più avvertite dagli uffici”, ha detto la ministra Marta Cartabia, incontrando il gruppo di lavoro istituito per l’elaborazione degli schemi di decreto legislativo in materia di processo penale telematico e di ufficio per il processo penale.

La Dgsia ha inoltre avviato la realizzazione della Banca Dati Nazionale della Giurisprudenza di merito civile, la digitalizzazione delle procedere per l’assegnazione dei fascicoli. Da segnalare è poi l’introduzione del sistema informatizzato di gestione dei risarcimenti Legge Pinto (per violazione del principio della ragionevole durata del processo), che contribuirà alla riduzione dei tempi di pagamento.

Digitale e intelligenza artificiale sono state sfide al centro anche di vertici internazionali, come il Consiglio d’Europa, tenutosi a Budapest il 4 e 5 ottobre. Avviati, infine, la realizzazione di una banca dati accessibile a tutti e contenente le decisioni civili e di un Data Lake di Giustizia, un sistema di conoscenza integrato dei dati, per trasformare le informazioni ed i dati in fattori abilitanti e strumenti per generare valore.

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Puntata 1 – I dialoghi 

Puntata 2 – Le estradizioni

Puntata 3 – Le assunzioni

Puntata 4 – L’ufficio per il processo

Puntata 5 Le riforme

Puntata 6 – La giustizia riparativa

Puntata 7Le attività internazionali

Puntata 8L’amministrazione penitenziaria

Puntata 9Il carcere

Puntata 10La Giustizia minorile e di comunità